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PROGETTO ROTARY- RISP (Rete Italiana Screening Polmonare): una storia di successo

PROGETTO ROTARY- RISP (Rete Italiana Screening Polmonare): una storia di successo

Coordinatore del Progetto: Carlo Camisetti Presidente Rotary Club Golfo di Genova; Gian Luigi Pariscenti responsabile regionale del Programma RISP

Il progetto RISP è un progetto nazionale di screening del tumore del polmone con TAC spirale a basso dosaggio. L’Ospedale Policlinico dì San Martino è uno dei 18 centri di eccellenza italiani partecipanti al Progetto. Possono aderire al progetto le persone di età compresa tra 55 e 75 anni, forti fumatori o ex fumatori.

Il Progetto rotariano fornisce un contributo alla prevenzione del tumore al polmone, con un’azione di rafforzamento della comunicazione sul territorio del Progetto nazionale, volta alla sensibilizzazione sull’importanza delle analisi preventive per il tumore al polmone ed altre patologie che in mancanza di una diagnosi precoce portano il malato alla morte ed il supporto all’attività di reclutamento delle persone a rischio.

L’informazione sulle opportunità offerte dal Programma RISP alla Persone a rischio secondo in requisiti RISP, fino al supporto alla registrazione degli interessati al Programma.

RISULTATI DEL PROGETTO ROTARIANO

Il Post Facebook relativo ai presidi più visualizzato aveva tra le 45.000 e le 50.000 visualizzazioni, e 650 “like”; trimestralmente le visualizzazioni erano dell’ordine delle 100.000 (dal 3 dicembre 2022 al 15 aprile 2023 i trimestri sono due); l’ultimo Post pubblicato a giugno ha avuto 100.000 visualizzazioni.  

Non abbiamo mai visto nessuno buttare il volantino in un cestino dell’immondizia, quindi possiamo presumere che ogni volantino sia entrato in una famiglia. Sono stati distribuiti circa 7 mila volantini. le iscrizioni al programma RISP potrebbero essere un migliaio.

Per quanto riguarda il numero delle che si sono iscritte al Programma, si può ipotizzare che siano state oltre 800, questo numero deriva dall’unico numero certo che riguarda il supporto alla registrazione effettuato dal Rotary nei presidi, circa 200 persone, alle quali si aggiungono quelle che si sono direttamente iscritte a seguito della pubblicazione dei post su Facebook da dicembre 2022 a giugno 2023.

Considerate la visualizzazione dei post nel periodo che hanno superato 300.000 e considerando che uno su 500 si sia iscritto, potrebbero aggiungersene altri 600. Quindi 600 più 200.

Un numero che complessivamente è di molto superiore a quello che avevamo previsto all’inizio.

Con valutazioni statistiche potremmo anche cercare di valutare che a lavoro terminato, le persone alle quali potrà essere diagnosticato un sospetto tumore polmonare alla fase iniziale, considerando che i positivi potrebbero essere statisticamente tra lo 0,1% e l’1%, esse potrebbero essere fra 4 e 8 persone.

Persone che potranno essere sottoposte ad ulteriori approfondimenti clinici e poi ovviamente alle eventuali cure adeguate. Persone che in caso di conferma della diagnosi avrebbero più elevate possibilità di guarigione proprio grazie alla diagnosi precoce: «La cosa più importante da ricordare è che la prevenzione e la diagnosi precoce sono elementi fondamentali per prevenire e curare la malattia.

Per avere dei dati certi dobbiamo aspettare che il Policlinico di San Martino ed i responsabili del RISP comunichino i risultati, del reclutamento degli esami TAC effettuati, numero delle persone a cui è stato diagnosticato un tumore al polmone in fase iniziale, e numero delle persone affette da altre gravi malattie che potranno essere curate.

Magari anche quando il progetto Rotary, che termina a fine giugno, sarà ormai terminato. Quello che possiamo dire è che il nostro lavoro sarà certamente

servito a dare prospettive di vita a malati di tumore al polmone, poco importa il numero, se 5 o 10. Quello che importa è avere contribuito a salvare una o più persone dalla morte.

Per i medici magari è una cosa quotidiana, che fa parte della loro professione, per gli altri, io sono Ingegnere, è una opportunità straordinaria per fare del bene. 

Il risultato è oltre alle aspettative, è una vittoria della Città che si è messa a disposizione per una campagna di sensibilizzazione dei cittadini straordinaria.  Questo qualifica la qualità del contributo Rotary al Programma RISP.

Sicuramente abbiamo contribuito ad aumentare nella nostra Genova la consapevolezza che una analisi precoce del tumore al polmone può salvare la vita.