Il Rotary Club Golfo di Genova ha da sempre dato spazio, all’interno dei suoi numerosi “obiettivi di servizio”, a progetti culturali volti alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio storico e architettonico, con l’intento di stimolare l’interesse, specialmente nei giovani, verso gli aspetti più importanti della città e del territorio.
Guida ai Palazzi dei Rolli
In occasione del riconoscimento, da parte dell’UNESCO, dei Palazzi dei Rolli, a patrimonio dell’umanità, abbiamo realizzato una guida volta ad illustrarne i caratteri storici ed architettonici.
I Palazzi dei Rolli sono una realtà tipicamente genovese, infatti nel XVI secolo , la mancanza di un palazzo pubblico e la presenza di numerosi edifici privati signorili ha portato all’adozione di elenchi ufficiali “Rolli” di “case obbligate” a svolgere funzioni di ospitalità per conto della Repubblica per accogliere regnanti e delegazioni straniere; tra il 1576 e il 1664 centoesessantatre erano i palazzi genovesi iscritti negli elenchi dei Rolli, di questi quarantadue sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità.
La guida ai Palazzi dei Rolli, di pratico formato, corredata da numerose immagini e icone che caratterizzano con immediatezza gli aspetti storici, architettonici e decorativi degli edifici, vuole accompagnare il visitatore alla scoperta di questo patrimonio genovese unico nel suo genere e aiutare a ritrovare all’interno del complesso sistema dei vicoli genovesi i palazzi dei Rolli, ma l’intento è anche quello di sensibilizzare il visitatore a scoprire cosa si trova dietro la “facciata” e a stimolarlo a riconoscere e a comprendere un patrimonio che è stato per anni abbandonato all’oblio e solo recentemente rivalutato.
L’opera è stata curata da Anna Maria Parodi con i contributi di docenti e ricercatori del Dipartimento DSA della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Genova e realizzata con la collaborazione della Banca CARIGE.
Sei percorsi nell’entroterra genovese
Il progetto è la logica prosecuzione di quanto già realizzato con le guide monografiche “Il segno dei tempi” che proponevano la riscoperta di alcuni edifici o apparati decorativi presenti nel Centro Storico di Genova; in questa seconda serie l’interesse viene esteso dalla città, all’entroterra genovese e alla fascia costiera e non sono analizzati solo i monumenti o i manufatti decorativi, ma vengono prese in considerazione anche le attività e i mestieri legati al territorio e agli insediamenti urbani localizzati lungo le valli e la costa.
L’interesse è stato rivolto a lavorazioni tipiche di alcune aree, nell’intento di far conoscere meglio attività che, in alcuni casi, sono rimaste solo come memoria storica, in altri, sopravvivono con fatica, ma che meriterebbero di essere maggiormente conosciute e valorizzate.
Le guide si propongono quindi di individuare alcuni percorsi, pedonali o automobilistici, attraverso i quali raggiungere le località scelte, al fine di visitare impianti di lavorazione, musei, fabbriche, laboratori artigiani, manufatti architettonici ancora esistenti e unire quindi la conoscenza del territorio e dell’ambiente naturale alla scoperta di attività che in passato erano state il fulcro dell’economia locale e che avevano dato vita e lavoro a generazioni di abitanti.
Un patrimonio di cultura, ingegno, intelligenza che sta scomparendo, ma che merita di essere conosciuto poiché è importante che le antiche tradizioni non vengano dimenticate e impoverite, che non si perda il ricordo di quella vita così faticosa ma, nello stesso tempo, ricca di rapporti umani, espressione dell’esistenza e del lavoro delle popolazioni genovesi nei secoli passati.
Ogni guida, scaricabile in formato pdf cliccando sul titolo, è arricchita da una cartina d’orientamento con l’indicazione dei diversi percorsi.
- La via dell’ardesia
Lavagna e la Fontanabuona, Cicagna Ecomuseo dell’ardesia - La via dell’argento
Campoligure, la lavorazione e il museo della filigrana C. Bosio - La via dell’acqua
L’acquedotto della val Bisagno da Prato al Porto Antico, filtri, ponti e sifoni
- La via della carta
Voltri, le cartiere, da Voltri al Santuario dell’Acquasanta, il museo della carta - La via del sale
Porta Siberia i magazzini del sale e i percorsi di valico Bocchetta e Murcarolo - La via della seta
I sistemi di lavorazione a telaio dei damaschi e dei velluti a Lorsica e Zoagli